La crittografia nei dispositivi mobili ha l'obiettivo di rendere le partizioni di memoria (e quindi i file) inaccessibili agli utenti che non dispongono della chiave di cifratura. Questo garantisce la riservatezza dei dati, proteggendo informazioni personali e sensibili.
Negli ultimi anni, smartphone, tablet e PC hanno investito molto nell'implementazione di livelli di sicurezza avanzati, trasformandosi in veri e propri caveau digitali. Questa evoluzione nasce dall'esigenza di proteggere non solo foto, video e documenti personali, ma soprattutto dati bancari, come password di accesso ai conti correnti, carte di credito, token per app di pagamento e identità digitali.
Per comprendere meglio il livello di protezione dei dati nei dispositivi mobili, possiamo suddividere i sistemi di sicurezza in tre macroaree principali:
Le protezioni USERKEY includono il PIN, la gesture o una password impostati dall'utente per sbloccare l'interfaccia del dispositivo (UI - User Interface).
Queste protezioni, sebbene forniscano un primo livello di sicurezza, possono essere facilmente aggirate da chi ha accesso fisico al dispositivo. Ad esempio, un ripristino delle impostazioni di sicurezza può eliminare la protezione senza compromettere i dati presenti nella memoria interna.
Inoltre, chi è in possesso della chiave di accesso può visualizzare liberamente tutti i dati archiviati nel dispositivo. Per questo motivo, le USERKEY sono considerate un livello di protezione basilare e non sufficienteper proteggere informazioni sensibili.
Le protezioni biometriche rappresentano un'evoluzione delle USERKEY, aumentando il livello di sicurezza grazie all’utilizzo di caratteristiche fisiologiche uniche del proprietario del dispositivo.
Tra i sistemi più diffusi troviamo:
La protezione hardware è il livello di sicurezza più avanzato nei dispositivi mobili. Questa protezione non è accessibile all’utente, poiché è generata da algoritmi crittografici legati direttamente ai componenti hardware del dispositivo.
chiave di cifratura univoca, che protegge: